ph. Giovanni Arsenio
Moena.

Siedo silenziosa alle tue falde,
lo sguardo rivolto all'alte vette
là, da dove ha inizio l'infinito.
E se in quell'infinito mi perdessi?
Nello scrosciare del gelido torrente
sentir la musica delle sue pure acque.
Più non aver la voglia di tornare.
Trovano quiete i miei pensieri, infine,
lascio dissolverli nella pungente brezza,
nel bianco delle lontane cime,
nel verde di questo luogo senza tempo.

Daniela Tateo

ph. Giovanni Arsenio

                                                                                             
Ti porterò.

                                           Ti porterò l'abbraccio dei monti,                                                
ti porterò la carezza del vento;
                                     la freschezza del torrente,                                       
la purezza delle sue acque.
Ti porterò l'infinito orizzonte,
il calore dei rossi tramonti,
l'affetto dei verdi cangianti.
Ti porterò la gioia dei fiori
dei loro mille colori.
Ti porterò indietro l'amore.
Ti restituirò il tuo sole.

      Daniela Tateo   



ph. Giovanni Arsenio


              

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