OPEN DAYS 2014
ARTI VISIVE, PERFORMANCE, VIDEO
 
MAP . BRINDISI
Chiesa di San Michele Arcangelo delle Scuole Pie
Via Tarantini, 37 - Centro Storico di Brindisi
 
 
Tornata dalle vacanze nella mia adorata Brindisi, mi sono subito aggiornata sulle novità artistiche in programmazione. Il mio puntuale segnalatore di eventi, Giovanni, mi ha indicato il programma del Map: tre momenti, tre serate: il 23 e 30 agosto e il 6 settembre 2014.
 
 
La prima, troppo poco tempo per pubblicizzarla sul blog, ma meritevole di essere raccontata agli amici: 
"L'UOMO CHE PARLA ALLE SCULTURE"
 
da un'idea di Massimo Guastella di e con Simone Franco.
 
 
SIMONE FRANCO, attore e regista, ha studiato Storia del Teatro e dello Spettacolo presso l'Università di Roma "La Sapienza". E' autore e interprete dei suoi spettacoli e collabora con artisti e compagnie. Svolge attività artistico-visive con lo "stone balancing" creando sculture lungo le coste e i territori del Salento.
In un' epoca in cui il dialogo e il rapportarsi alle persone e al mondo che ci circonda è sempre più difficile egli va oltre. Simone Franco comunica, parla, canta persino, alle sculture. Ed ecco che non vi è più alcuna distanza fra l'uomo e l'arte.
 
 
 
 
  
Non importa in quale lingua e con quali parole, ciò che conta è comunicare, sentire l'opera come una presenza viva e non come un qualcosa di statico da osservare; ciò che è fondamentale è interagire, con parole, con canti, con danze, sì danzando attorno e nell'arte, perché no.
 
  
Nello stupore iniziale mi chiedevo egli stesso cosa fruisse più di noi spettatori, più di me, e, nella sua profonda e bellissima voce che a volte usava come se fosse strumento, e nelle sue fluide movenze, invidiavo la libertà di quel suo comunicare. Sussurrava a volte alle opere, quasi con amore, ora con dolcezza, ora con impeto, come se fosse lui e loro da soli...
 
 
 
 Sì, doveva sentirsi certamente libero in quei momenti, libero di danzare con leggiadria e rispetto verso la sua dama Arte, e recitare non tanto una parte, quanto vivere e godere di un pezzo di vita, in quella che è stata, come egli in un suo monologo apostrofa:... "nostra notte d'estate".
 
 
E nell'inatteso saluto finale dal pulpito mi ha lasciato questa voglia di vedere con altri occhi l'arte, e di sentirla più vicina a me di quanto non lo sia.


 
 
Ed il mio desiderio è quello di potervi coinvolgere amici miei, che possiate anche voi vivere l'arte e vederla da un'altra prospettiva.
 
 
E da questo bellissimo pulpito vi dò appuntamento al prossimo post, per gli altri appuntamenti del MAP.  Non vi avrò avvisati per tempo, chiedo venia, ma se volete assaporare un po' di quello che è stato questo evento, andate sul sito del MAP dove qualche video vi farà capire... a presto! 
 
 

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