MARCO MARIANO
Conoscevo Marco da un po', ma avevo visto una sola delle sue opere, esposta al MAP di Brindisi. Così non ho voluto perdere l'occasione di partecipare all' inaugurazione della XXVII edizione dell'evento PRO ARTE PRO DEO, nella Chiesa di San Luigi Gonzaga a Lecce, dove Marco Mariano espone assieme al pittore Cosimo Epicoco fino al 2 ottobre 2014.
Marco è giovane, pensavo, e la sua bravura quasi non corrisponde alla sua età! ma poi, leggendo la biografia, ho capito che la sua è una passione che risale a quando aveva appena tredici anni, quando si cimenta nell'arte dell'intaglio ligneo. Questo spiega tutto. Leggo che si forma all'Accademia di Belle Arti di Lecce, nel 2010 si diploma in Scultura. Espone sia in Italia che all'estero, vince il titolo di Maestro d'Arte Contemporanea, diviene membro del CIC, ente promotore di Pro Arte Pro Deo. Nel 2011 assume la docenza delle cattedre di Scultura, Tecniche della scultura e Tecniche del marmo e delle pietre dure presso l'Accademia di Belle Arti di Vibo Valentia. Scolpisce e crea opere di piccolo formato fino a realizzarne di monumentali, come quella installata, per il progetto "PINETUM 01", all'ingresso del parco botanico di Villa Gaeta, a Moncioni, Arezzo.
Bellissimo marmo di Carrara, si integra perfettamente nel verde del parco, dando vita all'opera che prende il nome di "Raccontami", che dire...
Ma più che raccontarvi della sua vita quel che desidero è mostrarvi quello che sa fare!
Continuando a "spiare" nella vita e nelle foto di Marco Mariano trovo questa scultura che lui chiama "aMARe" posata a Lecce, durante i lavori del parco urbano "Trax Road".
E poi ancora
Basita da tanta maestosità, tanto per rimanere in tema, resto "impietrita" nell'ammirare quest'altro capolavoro, che nulla ha da invidiare ai grandi scultori del passato.
La magia delle sue opere esprime un connubio tra mente, cuore e mani. Una mente creativa, una passione nel cuore e una magica abilità nelle mani non possono fare altro che regalarci l'Arte.Ma cerco di concentrare lo spazio a disposizione tornando a raccontarvi della mostra visitata Giovedì sera:
Questo è quello che ho potuto ammirare:
Stigma |
Preghiera a Santa Margherita |
Mandragola |
La prima pietra |
Corona |
La passione |
Il fonte |
I trenta denari |
Il pranzo di Natale |
I pani e i pesci |
Quando conosco un artista amo andare oltre la persona che vedo, mi piace conoscere l'anima, il pensiero, il motore che muove l'estro. Devo dire che Marco è un ragazzo artisticamente e umanamente cresciuto in fretta, da bravo meridionale si è dato da fare molto presto, ottenendo in poco tempo risultati di grande capacità, destrezza, esperienza invidiabili, fino a diventare un grande uomo/scultore, tanto da ricevere apprezzamenti da autorevoli critici d'arte come Philippe Daverio.
Ciò che guida la sua maestria è l'amore per il suo lavoro, quel forte sentimento per la scultura che senz'altro deve avergli trasmesso il papà falegname. Questa eredità dovrebbe essere motivo di orgoglio l'uno dell'altro, ma un vero artista, pur nella consapevolezza, resta ancorato alla semplicità nella quale è vissuto. Ciò che rende grande Marco Mariano, infatti, è la sua umiltà, e mi chiedo fino a che punto realmente si renda conto delle sue potenzialità.
Alla soglia dei trent'anni ha concretizzato notevolmente il suo aver appreso, l'aver sperimentato le sue abilità, e lascio a voi immaginare cosa sarà in grado di compiere negli anni futuri.
A Marco tutta la mia stima e gli auguri per una vita ricca di soddisfazioni, ai miei amici di Salotto, ancora una sua foto, che lo ritrae nelle vesti della sua essenza d'Artista.
Bello vero?
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