PAOLO BORDINO

o semplicemente
 
PAO
 
 
Ci hanno provato a portarlo a Brindisi i ragazzi dell'associazione U-Topia, Paolo Bordino, in arte Pao, e ci sono riusciti in occasione del Festival delle Arti, tenutosi nella nostra città dal 16 al 20 marzo; una ventata di innovazione artistica, sì perché Pao è un artista, un ragazzone simpaticissimo che ha deciso di sdrammatizzare la seriosità di una metropoli come Milano. La sua creatività lo spinge ad una genialata formidabile, quella di dipingere con lo spray i paracarri stradali disegnando personaggi fumettistici. Da tempo ne sentivo parlare e la curiosità di conoscerlo cresceva. Poi finalmente un evento che ha dato una sferzata di giovinezza alla popolazione brindisina e che ha avuto il meritato successo. La location è il Parco Di Giulio, quando arrivo Pao è già all'opera, lo riconosco subito. Alcuni ragazzi hanno la fortuna di collaborare con lui ad un graffito su pannelli bianchi.


 
 
 


 
 
 
Pao viene dal teatro, è macchinista, fonico e tecnico di palcoscenico. Si forma con la compagnia di Franca Rame e Dario Fo, studia e lavora presso i laboratori del Teatro alla Scala di Milano. Ma poi accade che...decido di farmelo raccontare da lui...
Quando mi faccio coraggio e lo avvicino, scopro che è così semplice parlarci più di quanto pensassi.
 
 
 
 
Gli chiedo cosa lo ha ispirato alla Street Art, conoscendo i suoi trascorsi, e Paolo simpaticamente mi risponde che non è stato lui a cercare i pinguini, ma sono stati loro che hanno pensato bene di farsi dipingere, lasciandosi così dare vita dalle sue esperti mani. Sì perché il personaggio fumetto che contraddistingue e segue un po' ovunque Pao è il pinguino. Mi confida che al suo primo tentativo di Street Art si becca una multa, subito seguita però dai complimenti del vigile....scoppio a ridere pensando che probabilmente non sapeva chi sarebbe diventato Paolo Bordino qualche tempo più in là!!!
Altri soggetti nati dal suo spray sono delfini, squali, margherite, lattine di Cola e tanto altro. Non dipinge solo a Milano, ma anche nella periferia di Mantova, sui muri di scuole, di ospedali.
Vi mostro qualcosa, che ho trovato sul suo sito che, peraltro, vi invito a visitare per saperne di più:
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ne è trascorso di tempo da quella multa, oggi Pao è un artista a tutto tondo, dipinge, scolpisce, crea oggettistica, merchandise,  le sue mostre si susseguono in una crescente escalation, espone a Mirandola, a Bologna, a Padova, vengono allestiti stands ed opere per eventi come spettacoli ed esibizioni.
 
 
 
 
 
 
Che ne pensate?
 
 
 

 
 
 
Ma torniamo a Brindisi. Gli domando quanto avrebbe potuto esprimere la sua arte se fosse vissuto al sud e la risposta purtroppo è facilmente prevedibile. I nostri ragazzi sono capaci, ma una piccola città spesso non è molto aperta alle novità , è un territorio chiuso, una realtà  tradizionalista, conservatrice, poco favorevole ai rinnovamenti. Non di meno contano gli spazi, le ampie strutture sulle quali raffigurare il proprio ingegno. Eppure il suo accettare l'invito dei giovani brindisini sfida questo dato di fatto. E' come se grazie a Paolo Bordino si fosse compiuto un passo avanti, ne siamo contenti. Credo che avvenimenti di questo tipo dovrebbero essere organizzati  con maggiore frequenza. Pao mi piace, è semplice e diretto, schietto e simpatico, il suo parlare è amichevole.  Non ha esitato a regalarci allegria, è una persona solare. E' stato accolto da tutti noi come si accoglie un amico, quasi discorrendo con lui non si subisce la grandezza della sua personalità artistica, non si nega alle foto, è disponibile ad intrattenersi con tutti.   
Immagino adesso vorrete vedere il suo lavoro finito, eccolo qua:

  
 
 
 
 
Pao ci ha stregati, ci ha coinvolti con la sua positività e con i suoi colori, è diventato in così poco tempo uno di noi. Eccolo qui sorridente col tutto lo staff di U-Topia
 
 

 
 
Credo che in tutti noi rimarrà il ricordo dell'entusiasmo di un pomeriggio trascorso assieme a Paolo Bordino, augurandoci che questo sia un inizio, l'inizio di un cammino verso nuovi percorsi artistici, verso spazi concessi a chi ha qualcosa da dare, verso possibilità concesse a chi ha alternative di comunicazione,  verso differenti opportunità di fare dell'arte un lavoro, e che questa speranza non resti solo un' U-topia.
Ed è con questa dedica che ci ha salutati Pao prima di ripartire, ed è a lui che va il nostro "grazie", con tutto il nostro affetto!!!

 
 
 
 
Daniela Tateo
 
  

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