Deserto dell’anima
Se questo mio attendere
in un silente desìo
avesse il suono dolce
di ripetuta anenia.
Se questo mio vagare
nel bianco del silenzio
avesse, infine, mèta.
Se avessi la certezza
dell’utile mio vivere
come del mio morire
più pena non avrei.

Daniela Tateo




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